Percorso
Mappa
Introduzione
La gita che permette di raggiungere Prato Piazza da Carbonin è una camminata molto piacevole, lungo una vecchia strada militare, che non presenta salite eccessivamente ripide per tutta la durata dell'escursione.
Il percorso della gita può essere trovato nella Cartina Tabacco 010 - Dolomiti di Sesto e sale adiacente al Sentiero 37. In alternativa, potete seguire il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui.
Nonostante si tratti di un tracciato relativamente semplice, la lunghezza di quasi dieci chilometri lo rende sconsigliato a persone anziane o bambini piccoli, che potrebbero stancarsi.
Escursione
L'escursione che da Carbonin porta a Prato Piazza permette di raggiungere sia il Rifugio Vallandro, in tedesco Dürrenstein hütte, che l'omonimo Rifugio Prato Piazza, in tedesco Plätzwiese hütte.
La gita inizia in questo ampio parcheggio, adiacente la statale. Se volete avere maggiori informazioni su come arrivare qui, ne parleremo in modo approfondito nel capitolo "come arrivare".
Una volta parcheggiata l'auto, tornate leggermente indietro, fino a raggiungere il punto di partenza dell'escursione, facilmente riconoscibile dalla fontanella inserita all'interno dell'arco in pietra.
All'inizio del percorso possiamo vedere una tabella che riporta un tempo di percorrenza di circa due ore e mezza, in linea con quello di una persona mediamente allenata. Sulla tabella è anche possibile verificare l'effettiva apertura dei due rifugi, dove sarà possibile mangiare qualcosa una volta raggiunta la destinazione.
La strada, derivata da una vecchia carrareccia militare, si presenta abbastanza larga, di facile percorrenza e senza salite particolarmente ripide. In alcuni punti viene attraversata da una variante, che permette di tagliare qualche curva, abbreviando leggermente il tragitto e rompendo un po' la monotonia. Per tutto il tratto iniziale potrete godere del fresco ambiente boschivo, che vi proteggerà dal sole.
La salita prosegue per circa un'ora e mezza, sempre nel bosco e sempre con pendenza costante. Ad un certo punto troverete una fontana, ottima per bere un po' d'acqua di sorgente e reintegrare le eventuali borracce vuote.
Fino a questo punto l'escursione non è stata particolarmente panoramica. A parte qualche piccolo scorcio sulla strada statale, attraverso i quali potete capire quanta quota avete guadagnato, non ci saranno stati momenti particolarmente emozionanti. Non preoccupatevi, avrete modo di recuperare a breve.
Quando il bosco inizierà a diradarsi, verrete accolti dai grandi pascoli erbosi di Prato Piazza. Da qui la gita si farà decisamente più panoramica e, nel giro di circa mezz'ora, raggiungerete il primo traguardo della vostra salita, ovvero il Rifugio Vallandro.
Se volete, potete approfittare di questo ristoro per fermarvi a bere o mangiare qualcosa. Nel caso siate stanchi, da qui potete anche tornare verso l'automobile, accorciando di circa un'oretta l'escursione. In alternativa, come nel nostro caso, potete proseguire direttamente verso il Rifugio Prato Piazza, segnalato dai cartelli Plätzwiese - Prato Piazza.
Se decidete di procedere vi aspetta una camminata di circa trenta minuti, sempre pianeggiante, con bellissimi scorci panoramici sulla Croda Rossa d'Ampezzo e sui pascoli erbosi che contraddistinguono questa zona.
Una volta raggiunto il Rifugio Prato Piazza ci siamo deliziati con un piatto di canederli pressati su letto di cavolo cappuccio, accompagnati da una buona birra. Si tratta di un piatto tipico della cucina altoatesina, che qui sanno fare molto bene. Anche al Rifugio Vallandro si mangia piuttosto bene. Se lo avete preferito, non c'è nulla di cui pentirsi.
Siccome il meteo stava cambiando abbiamo deciso di scendere quanto più velocemente possibile, prendendo il Sentiero 37. Si tratta di una scorciatoia che, per buona parte, si sovrappone alla strada percorsa per salire, tagliando però molte curve.
Sicuramente è una strada più divertente e veloce rispetto alla pista militare affrontata in precedenza. In salita sarebbe troppo ripida e stancante, ma per la discesa è un'ottima alternativa. Lo consigliamo a chi desidera accorciare il tragitto e preferisce stare più a contatto con la natura, rinunciando però alla comodità di una strada ben battuta.
Se decidete di utilizzare la nostra mappa GPX, vi consigliamo di disattivare gli allarmi durante la discesa, perché la scarsa ricezione del GPS ha causato qualche sbavatura rispetto al sentiero originale.
Curiosità
La zona di Prato Piazza (Plätzwiese), oltre ad essere famosa per i rifugi e l'escursionismo, viene ricordata per il suo ruolo di primo piano durante la prima guerra mondiale. Durante la salita avrete sicuramente modo di osservare i resti di alcune strutture militari, tra cui un fortino di guerra ed una caserma, da cui venivano lanciati bombardamenti al vicino esercito italiano.
In inverno, grazie alle copiose nevicate di alta quota, i pascoli di Prato Piazza si trasformano in una bellissima pista per praticare lo sci di fondo. Se siete amanti di questo sport vi consigliamo una visita. La pista è abbastanza semplice, ma il panorama è mozzafiato.
Dal Rifugio Prato Piazza parte una bellissima escursione che sale fino alla croce di vetta del Monte Specie, da cui si gode di una vista indimenticabile sulle Tre Cime di Lavaredo e sulle Dolomiti Orientali. Se deciderete di affrontarla, l'escursione vi impegnerà per circa tre ore, per un dislivello positivo di circa 300 metri. Il sentiero è ben segnalato e mai troppo esposto.
Se volete vedere il rifugio, ma non avete voglia di affrontare la gita, il Rifugio Prato Piazza (Plätzwiese hütte) può essere raggiunto anche in automobile. Dista circa un'ora di macchina da Cortina.
Esiste una strada alternativa per raggiungere Prato Piazza, partendo da Cimabanche e percorrendo il sentiero dei chenòpi. Questa variante può essere fatta sia per la salita che per la discesa, in quanto hanno lo stesso punto di arrivo e due punti di partenza relativamente vicini. Si tratta di un'alternativa più panoramica, ma si deve percorrere un sentiero piuttosto ripido. Data la forte pendenza, lo consigliamo soltanto ad escursionisti allenati. Se decidete di scendere lungo questa variante, arriverete al parcheggio di Cimabanche, da cui dovrete camminare per circa venti minuti lungo la statale, in direzione Dobbiaco, per raggiungere nuovamente il parcheggio di Carbonin, dove avete lasciato l'automobile. Se preferite una descrizione più dettagliata, vi suggeriamo di cliccare la pagina qui sotto, in cui ne parliamo in modo approfondito:
Come arrivare
Per raggiungere la località di Carbonin sarebbe consigliabile avere un'automobile, in quanto vi permette di avere la massima flessibilità di orari.
Il parcheggio per il Rifugio Vallandro, il nostro punto di partenza, è gratuito ed abbastanza ampio, ma è comunque consigliabile arrivare la mattina presto, per evitare di trovare tutti i posti auto occupati. Il parcheggio dista all'incirca venti minuti di automobile dal centro di Cortina.
Nel caso in cui il parcheggio sia pieno, potete tornare leggermente indietro e provare a parcheggiare sulle piazzole lungo la strada. State molto attenti a non bloccare la carreggiata, in quanto rischiereste di prendere una multa.
Se volete utilizzare i mezzi pubblici, dalla Stazione di Cortina d'Ampezzo è possibile prendere la corriera n°445 da Cortina a Dobbiaco e scendere alla fermata di Carbonin. Ne passa circa uno ogni due ore, ma in alta stagione il numero potrebbe aumentare. Considerata la flessibilità stagionale, vi consigliamo vivamente di rivolgervi alla biglietteria della stazione per alternative o informazioni più precise. Attenzione, in quanto potrebbe chiudere per la pausa pranzo.
Se non avete la macchina, potreste considerare di prendere un Taxi. Da Cortina a Carbonin il costo sarà approssimativamente di 50€. I prezzi potrebbero variare molto, sia per il tipo di mezzo che per il numero di persone, chiedete sempre un preventivo. I Taxi si trovano sia in Piazza Roma che alla stazione delle corriere, oppure potete cliccare qui per il loro sito ufficiale.
Per qualsiasi dubbio possiate avere, potete consultare l'ufficio per le informazioni turistiche che si trova in centro.
Informazioni utili
La gita da Carbonin a Prato Piazza può essere affrontata in qualsiasi periodo dell'anno, anche in inverno, in quanto la strada è regolarmente battuta. Nel caso di neve è consigliabile prendere i ramponcini da applicare sulle scarpe, per evitare di scivolare sul ghiaccio. Considerate che, in certi periodi dell'anno, il disgelo rende il terreno un po' fangoso ed in alcuni punti è possibile trovare neve.
Purtroppo ogni stagione è diversa, non è possibile sapere in anticipo quanto nevicherà e quando la neve si scioglierà.
Se decidete di mangiare in rifugio, di solito, le strutture sono aperte per gran parte dell'anno. Se non volete avere brutte sorprese, nei momenti di bassa stagione, è sempre meglio telefonare, per verificare l'effettiva apertura. In alta stagione consigliamo di arrivare a pranzo un po' prima del solito, per evitare la confusione dell'ora di punta.
Quando affrontate un'escursione consigliamo sempre di usare un abbigliamento adeguato, a partire dalle scarpe, che devono essere robuste. Portate sempre uno zaino con almeno un po' di acqua, una merendina ed una giacca per la pioggia. Se siete alle prime armi, vi consigliamo di leggere la pagina che abbiamo scritto su come affrontare un'uscita in montagna:
Vogliamo sottolineare che, nelle Dolomiti, ci sono delle regole da rispettare. Le principali sono:
- È severamente vietato accendere fuochi.
- È severamente vietato raccogliere piante e fiori.
- È vietato il campeggio libero.
- È vietato abbandonare immondizie.
- È obbligatorio tenere gli animali domestici al guinzaglio.
Quando affrontate un'escursione, prestate sempre attenzione. CiaoCortina non può essere ritenuta responsabile per eventuali variazioni, disguidi, errori, danni a cose, persone o inconvenienti che potrebbero verificarsi lungo il percorso. Per maggiori informazioni, cliccate qui.
Conclusione
Sperando che questa gita da Carbonin a Prato Piazza vi sia piaciuta, prima di salutarvi, vi ricordiamo che potrete trovare altre bellissime escursioni, a Cortina e dintorni, cliccando qui.
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