Introduzione
Scopriamo insieme le più belle camminate invernali a Cortina d'Ampezzo, su piste di neve battuta, verso rifugi semplici da raggiungere. In tutti i casi potete considerare di scendere con la slitta, oppure salire con gli sci alpinismo, o in fat bike.
Panoramica
In questo primo capitolo abbiamo raccolto un sommario delle nostre camminate invernali preferite, elencate in ordine di difficoltà, dalle semplici passeggiate sulla neve, alle gite invernali un po' più impegnative.
Nella parte conclusiva dell'articolo potrete trovare alcuni consigli sull'abbigliamento e l'equipaggiamento. I più importanti sono di portare sempre con voi i ramponcini da neve da applicare alle scarpe, una torcia, acqua e qualcosa da mangiare, per ogni evenienza.
Rifugio Mietres
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Percorso
La passeggiata invernale che vi permette di raggiungere il Rifugio Mietres, partendo da Guargnè, è una camminata leggermente impegnativa, ma comunque adatta a chiunque cammini in salita senza troppa difficoltà.
Il modo più comodo per raggiungere il punto di partenza è utilizzare l'automobile, che può essere lasciata nel parcheggio gratuito nei pressi dell'ex piscina.
In alternativa potete prendere il bus urbano n°4, per raggiungere la fermata di Verocai, da cui raggiungerete il parcheggio in circa dieci minuti. Potete trovare maggiori informazioni sugli orari degli autobus presso la biglietteria della stazione di Cortina.
Lasciandovi il parcheggio e l'ex piscina alle spalle, prendete il sentiero battuto che inizia vicino alla casetta di legno della scuola di sci.
Questa camminata invernale segue l'unica pista innevata che sale in direzione nord, non potete sbagliare. Dopo circa quindici minuti raggiungerete l'ex seggiovia di Col Tondo, ad oggi chiusa al pubblico.
Continuate la risalita per altri quaranta minuti, stando sempre attenti alle motoslitte ed agli sci alpinisti che potrebbero scendere a velocità elevate.
Una volta raggiunto il cartello dove si segnalano il Sentiero 204 ed il Sentiero 211, dopo una leggera svolta a destra, sarete quasi arrivati a destinazione. Non vorremmo scoraggiarvi, ma la salita finale, seppur breve, è abbastanza ripida. Non fatevi ingannare dal miraggio del rifugio, non è poi così vicino come sembra.
Una volta raggiunta la destinazione troverete un rifugio accogliente ed un panorama mozzafiato, nonché la possibilità di mangiare e bere qualcosa sulla terrazza panoramica o all'interno del rifugio. Chi lo desidera può fare questa escursione invernale con gli sci alpinismo, oppure portarsi una slitta, per scendere lungo la pista battuta.
Il ristorante, su prenotazione, effettua servizio anche la sera, con possibilità di salire in motoslitta. Per questo tipo di richieste dovrete contattare la struttura, visitando il sito ufficiale del Rifugio Mietres. In alta stagione, a Cortina, è sempre consigliato prenotare, quando possibile. In bassa stagione, verificate sia effettivamente aperto.
Se volete avere un'idea più chiara del tragitto, vi invitiamo a seguire il nostro tracciato su Google Maps, cliccando qui.
Malga Ra Stua
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Percorso
Questa camminata invernale, che vi permette di raggiungere Malga Ra Stua, è una gita piuttosto facile, ma consigliabile solo a coloro che riescono camminare in salita senza difficoltà.
Il punto di partenza dell'escursione è il parcheggio Sant'Uberto, gratuito in inverno e facilmente raggiungibile con poco più di dieci minuti di automobile. Vi consigliamo di partire di buon mattino, in quanto i posti sono pochi e si riempie velocemente, specialmente in alta stagione.
Se preferite usare i mezzi pubblici, dovete prendere la corriera n°445 in direzione Dobbiaco, e scendere alla fermata di Podestagno. Da qui dovete tornare indietro, camminando lungo la statale, fino al parcheggio Sant'Uberto.
Purtroppo passa soltanto una corriera ogni due ore, ma in alta stagione il numero potrebbe aumentare. Per avere informazioni precise, potete rivolgervi alla biglietteria della stazione di Cortina.
Una volta raggiunto il parcheggio, dirigetevi verso la sbarra che blocca il passaggio delle auto, dove potrete vedere anche la tabella in legno delle Regole d'Ampezzo, molto interessante e davvero ben fatta.
La camminata prosegue in salita, su strada innevata nel bosco, per quasi un'ora. La strada è l'unica ad essere battuta, quindi è praticamente impossibile sbagliarsi.
Per buona parte della camminata non incontrerete salite ripide. La pendenza, infatti, si mantiene constante fino quasi all'arrivo. Mentre salite, cercate di mantenervi sul bordo della strada, stando attenti ad eventuali motoslitte, sciatori e slitte di passaggio.
Verso la fine dell'escursione, sulla sinistra, vedrete la suggestiva cascata di Ra Stua, quasi completamente congelata. Se decidete di avvicinarvi per fare qualche foto state attenti, essendo ghiacciate il rischio di scivolare è molto alto.
Ancora un piccolissimo sforzo e raggiungerete Malga Ra Stua. La malga dispone di circa quaranta coperti all'interno e di sessanta all'esterno. Il menù è composto da piatti tradizionali. Oltre al ristorante, la malga offre anche camere da letto con bagno in comune o privato.
Ulteriori informazioni possono essere trovate sul sito ufficiale di Malga Ra Stua. In alta stagione è consigliata la prenotazione, in bassa stagione verificate sia effettivamente aperto.
Se volete camminare ancora, da Malga Ra Stua, potete proseguire verso il Rifugio Sennes, un'escursione piuttosto impegnativa, che sarebbe consigliabile affrontare con gli sci alpinismo, ma che è possibile fare anche a piedi.
Se volete farvi un'idea più chiara della strada che dovrete percorrere, vi invitiamo a guardare il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui.
Rifugio Dibona
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Percorso
Il Rifugio Dibona di Cortina d'Ampezzo è una delle mete preferite dai residenti e dai turisti che vogliono fare una bella passeggiata invernale in alta quota. Non è una camminata difficile, ma è indicata solo a coloro che possono camminare più di un'ora in salita senza difficoltà.
Per raggiungere il rifugio bisogna prendere la macchina e salire per circa nove chilometri lungo il Passo Falzarego, per poi parcheggiare sulla piazzola gratuita di Fedaròla, che si trova, salendo, sulla sinistra.
Il parcheggio è purtroppo uno dei punti critici per chi desidera raggiungere il Rifugio Dibona. Per trovare un posto libero, consigliamo di partire la mattina presto. Se il posteggio fosse pieno, proseguendo per ancora un chilometro e mezzo, potreste trovare un posto auto sulla piazzola gratuita di Cianzopè.
Se non avete l'auto, arrivare qui con i mezzi pubblici non è per nulla semplice: le corse sono davvero poche, molto stagionali, e spesso piene di sciatori.
Anche se lo sconsigliamo, dovreste prendere lo skibus n°30-31 per il Passo Falzarego e chiedere all'autista se vuole farvi scendere alla fermata del Cason dei Caai, più conosciuta come la fermata per il Rifugio Dibona.
Essendo una fermata estiva potrebbe rifiutarsi, in quel caso dovrete scendere più in basso, alla fermata di Son dei Prade e, da qui, salire lungo la statale per circa un chilometro e mezzo. Considerate che per il ritorno ci sono ancora meno corse che per l'andata.
Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti, vi consigliamo di rivolgervi alla biglietteria della stazione di Cortina.
Una volta raggiunto il punto di partenza, seguite la strada che conduce al Rifugio Dibona, facilmente identificabile grazie ai numerosi cartelli e alla struttura in legno che ne segnala l’ingresso.
Dopo circa dieci minuti di camminata raggiungerete le malghe di Fedaròla. Il nome di questa località deriva da féda, che in dialetto ampezzano significa pecora. In questi pascoli, in passato, si portavano a pascolare le pecore, da qui il nome.
Approfittiamo per raccontarvi un'altra piccola curiosità: la località di Armentarola, sul Passo Falzarego, prende il nome dalla parola dialettale arménta, che significa mucca. Come potete immaginare, in quel caso, si trattava di un pascolo di mucche.
Proseguite lungo la strada, che, oltre ad essere l’unica percorribile, è sempre ben segnalata. Tenete presente che non si tratta di una salita molto lunga, ma in alcuni punti potrebbe essere piuttosto ripida, avanzate quindi con un passo moderato.
Durante la prima parte della risalita sarete immersi nel bosco, ma ad un certo punto il panorama si aprirà, offrendovi una splendida vista sulla Tofana di Rozes. In un’ora abbondante dovreste raggiungere il rifugio, che vi accoglierà con un menù semplice, ma di ottima qualità.
In passato il Rifugio Dibona organizzava la salita in motoslitta, ma dal 2022 ha deciso di abolire questa pratica, per permettere ai suoi ospiti di avere un miglior rapporto con la natura, e ridurre allo stretto necessario questi rumorosi mezzi a motore.
In seguito a questa decisione, la chiusura del rifugio è stata anticipata alle ore 16:00 e le cene vengono organizzate solo su prenotazione.
Anche se è un rifugio che è aperto per lunghi periodi, vi consigliamo di visitare la loro pagina Facebook per maggiori informazioni. In alta stagione consigliamo di verificare se è possibile prenotare, in bassa stagione verificate che sia effettivamente aperto.
La discesa dal rifugio può essere fatta lungo la stessa strada utilizzata per l'andata, magari con una slitta. Se decidete di raggiungere la struttura con gli sci alpinismo, da qui è possibile innestarsi nella pista da sci della Tofanina, da cui potrete raggiungere la località di Socrepes.
Se desiderate avere una visione più chiara del percorso che vi attende, vi invitiamo a guardare il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui.
Malga Federa
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Percorso
La salita verso Malga Fedèra da Campo di Sotto è una bellissima escursione invernale, anche se piuttosto impegnativa. In circa due ore affronterete settecento metri di dislivello positivo, in salita costante, ma la ricompensa sarà la possibilità di visitare una dei ristoranti d'alta quota più panoramici di Cortina.
Per raggiungere la località Campo di Sotto potete utilizzare l'automobile, parcheggiando gratuitamente nei pressi della centrale idroelettrica di Campo o, in alternativa, potreste avvicinarvi alla meta, salendo con l'auto lungo la strada ripida, fino all'ampio parcheggio Parù de Col.
In alta stagione entrambi i parcheggi vengono presi d'assalto, consigliamo quindi di partire di buon mattino, a costo di arrivare a destinazione troppo presto. Vi assicuriamo che l'aperitivo con vista sulla valle non vi farà rimpiangere questa scelta.
Se non avete l'auto, è possibile raggiungere Campo di Sotto a piedi; dal centro di Cortina ci vogliono circa trenta minuti. In alternativa potete prendere il bus urbano n°2, scendendo alla fermata di Campo di Sotto.
Potete trovare maggiori informazioni sugli orari degli autobus presso la biglietteria della stazione di Cortina.
Se avete parcheggiato a Campo dovrete affrontare a piedi il primo tratto, che è decisamente ripido. Prestate attenzione alle automobili e, se il fondo è ghiacciato, tenetevi sul bordo della strada, dove solitamente c’è un po’ di ghiaia.
Una volta raggiunta la cima della salita, all’incrocio, tenete la destra e proseguite verso il parcheggio di Parù de Col. Questo è il luogo in cui potete decidere di parcheggiare nel caso in cui vogliate evitare la prima salita ed avvicinarvi di circa quindici minuti alla meta.
Raggiunto il parcheggio proseguite per qualche metro, fino a raggiungere l’incrocio tra Federa e il Lago d'Ajal. L’eloquente segnaletica non dovrebbe lasciare spazio a dubbi, comunque svoltate verso sinistra, seguendo la strada più larga e meglio battuta.
Vi aspetta una lunga e costante salita, con alcuni tratti decisamente ripidi ed altri quasi pianeggianti, dove riprendere fiato.
Non c'è molto da dire riguardo la direzione da seguire, è l'unica strada battuta, non potete sbagliare. Cercate di ricordarvi di stare a bordo strada, nel caso ci fossero slitte o sciatori che scendono, ridurrete i rischi.
Dopo aver camminato per circa un'ora e mezza, il bosco comincerà a diradarsi e vedrete apparire davanti a voi il monte Becco di Mezzodì, con la sua forma piuttosto caratteristica. Questo vi preannuncia che siete quasi arrivati a destinazione.
Un ultimo sforzo e Malga Fedèra sarà li ad accogliervi, con un menù tradizionale di ottima qualità ed un servizio bar aperto fino al pomeriggio.
Durante i periodi di alta stagione la malga offre la possibilità di cenare, ma in questo caso vi consigliamo sempre di prenotare. Dovreste inoltre controllare sul loro sito la disponibilità in alta stagione e l'effettiva apertura nei periodi di bassa stagione.
Come già accennato in precedenza, la discesa può essere fatta a piedi, con gli sci da alpinismo o con la slitta, attività molto divertente, specialmente di sera, magari evitate se il fondo è esageratamente ghiacciato.
Se desiderate avere una visione più chiara del percorso che vi attende, vi invitiamo a guardare il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui.
Lago d'Ajal
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Percorso
L’escursione verso il Lago d’Ajal è una passeggiata attraverso il bosco, abbastanza impegnativa, che vi permetterà di visitare il suggestivo Lago d'Ajal. Non si tratta di una camminata eccessivamente lunga, ma è decisamente faticosa. Considerate anche che il ristorante, negli ultimi anni, è rimasto chiuso tutto l'inverno.
Se avete l'automobile, potete lasciarla nell'ampio parcheggio gratuito di Parù de Col, ma noi abbiamo preferito partire più in basso, nel parcheggio della centrale elettrica di Campo di Sotto, alla base della ripida salita che porta al Lago Pianozes.
Se non avete l'auto, è possibile raggiungere Campo di sotto a piedi. Dal centro di Cortina la passeggiata vi impegnerà per circa trenta minuti. In alternativa, potete prendere il bus urbano n°2, scendendo all'omonima fermata. Potete trovare maggiori informazioni sugli orari degli autobus presso la biglietteria della stazione di Cortina.
Se avete deciso di parcheggiare a Campo dovrete affrontare il primo tratto, che è decisamente ripido. Prestate attenzione alle automobili e, se il fondo è ghiacciato, restate a bordo strada, dove solitamente c’è un po’ di ghiaia.
Una volta raggiunta la cima della salita, all’incrocio, tenete la destra e proseguite in direzione del parcheggio di Parù de Col. Questo è il luogo in cui potete valutare di parcheggiare nel caso in cui vogliate evitare la prima salita, avvicinandovi di circa quindici minuti alla meta.
Poco oltre al parcheggio troverete un incrocio ben segnalato; dovete prendere la strada che si trova dritto davanti a voi o, in termini diversi, quella a destra, che è anche quella più ripida e meno invitante.
Seguite l'unica pista di neve battuta. Dopo circa trenta minuti vedrete una diramazione secondaria verso destra, che porterebbe a Mortisa, evitatela e proseguite dritti, seguendo l'indicazione per il Lago d'Ajal. Potete tirare un sospiro di sollievo, a questo punto siete ben oltre la metà del percorso.
Continuate a camminare per circa un chilometro, affrontando l’ultima ripida salita. Una volta superata, vi troverete su un tratto pianeggiante. Arrivati all'incrocio del Cason del Macaròn e Ciòu del Conte, svoltate a sinistra.
Pochi metri dopo, se la neve non è troppo alta, vedrete comparire il rifugio dietro una collinetta. Negli ultimi inverni la struttura è stata chiusa è probabile che le cose non saranno cambiate.
Per quanto riguarda la discesa con slitta o sci alpinismo, considerate che si tratta di una strada davvero molto ripida e con un fondo molto irregolare, quindi vi consigliamo di evitare. Forse potreste valutare la discesa con gli sci alpinismo, ma solo se siete sci alpinisti esperti e la neve è ancora morbida.
Se desiderate avere una visione più chiara del percorso che vi attende, vi invitiamo a guardare il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui.
La discesa in slitta
Se è vero che in estate le giornate sono lunghe ed è possibile essere maggiormente rilassati, anche l'inverno ha i suoi vantaggi. Il fascino di passeggiare sotto la neve, la possibilità di scendere dai rifugi con la slitta e l'atmosfera invernale possono trasformare una semplice passeggiata in un momento di grande emozione.
Tutte gite invernali di questa pagina sono state selezionate in modo da essere facili e senza pericoli, ma sono pur sempre escursioni sulla neve, dovete poter camminare in salita senza difficoltà per poterle percorrere.
Gran parte delle passeggiate hanno un rifugio come destinazione, in questo caso potrete decidere di scendere con la slitta o, per i più capaci, con gli sci da alpinismo.
Se preferite evitare di camminare, in alcuni casi, è possibile chiamare il rifugio ed organizzare la salita con le motoslitte, anche se sono sempre meno le strutture organizzate per questa attività. Se foste interessati, vi consigliamo di fare prima un colpo di telefono per verificare che il servizio sia attivo.
Se decidete di fare una slittata in notturna, ricordatevi sempre la torcia frontale, carica e con le batterie di ricambio. Se non volete trovarvi con le gambe piene di neve, cercate anche di usare dei pantaloni con elastico sulla caviglia.
Se le nevicate sono state abbondanti e recenti, andare con la slitta sarà divertente ed abbastanza sicuro, ma se la neve è poca e ghiacciata dovete stare molto attenti! Il fondo ghiacciato rende molto difficoltoso frenare e curvare, rischiando di andare a sbattere su alberi o muretti. State attenti, perché farsi male con la slitta è più facile di quanto ci si possa immaginare.
Fat Bike e sci alpinismo
Le escursioni invernali di cui abbiamo parlato sopra non devono necessariamente essere fatte a piedi. Per gli appassionati di sci alpinismo, tutte e quattro le salite ai rifugi possono essere affrontate anche con gli sci. In questo modo, la discesa sarà molto più divertente. Tuttavia, ricordate di prestare attenzione a chi sale, specialmente dietro le curve cieche.
Verificate se la pista risulta essere ghiacciata. In questo caso dovete fare molta attenzione, specialmente quando scendete. Se siete alle prime esperienze, cercate sempre di farvi accompagnare da qualcuno che abbia più esperienza.
Se siete amanti delle due ruote, le fat bike rendono possibile praticare il ciclismo anche in inverno. Tutte le salite ai rifugi di cui abbiamo parlato possono essere fatte con questa tipologia di biciclette.
A causa delle pendenze vi consigliamo una bicicletta a pedalata assistita ed ha una certa esperienza con questo sport. Ricordate di verificare che le condizioni siano ideali per andare in bicicletta, se c'è ghiaccio sono fondamentali le gomme chiodate.
Se volete provare la salita al rifugio con gli sci alpinismo o con la fat bike e non avete né esperienza, né l'attrezzatura, prima di spendere i soldi dell'acquisto, vi consigliamo di rivolgervi ad un servizio di noleggio, dove vi forniranno tutto il necessario per provare.
nel caso in cui vogliate avventurarvi in luoghi meno turistici, a causa dei diversi rischi legati alle condizioni della neve, vi consigliamo caldamente di farvi accompagnare da una guida alpina.
Consigli finali
Approfittiamo di questo capitolo conclusivo per approfondire ulteriormente il tema delle escursioni invernali, con qualche consiglio utile a chi non è molto pratico di montagna in inverno. Innanzitutto quando camminate sulla neve è importante avere calzature adeguate. Le scarpe devono essere calde, comode, con una suola scolpita ed adatta a camminare sulla neve.
... le scarpe devono essere calde e comode...
Le calze devono essere calde e lunghe, l'abbigliamento deve essere invernale, non troppo pesante e con la possibilità di rimuovere uno strato se avete troppo caldo. Se fa molto freddo, ricordate di coprire bene mani e testa con guanti e berretto. Visto che sarete molto vestiti è probabile che suderete molto, portatevi sempre una maglietta di ricambio.
Spesso si rischia di trovare ghiaccio, per evitare di scivolare vi consigliamo fortemente l'acquisto dei ramponcini da neve. A volte viene consigliato l'utilizzo delle racchette da neve, chiamate anche ciaspole. Noi vi consigliamo di utilizzarle solo nel caso vogliate camminare in abbondante neve fresca. Sulle strade di neve battuta sono estremamente sconsigliate, perché rendono molto più scomodo camminare, usate i ramponcini piuttosto.
Considerate che la salita sulla neve è più faticosa che su asfalto, organizzatevi quindi con acqua e merenda, anche per i piccoli tragitti. Se pensate di fermarvi in rifugio a divertirvi, prendete sempre una torcia frontale, le giornate sono corte e spesso si perde la cognizione del tempo, specialmente quando iniziano ad arrivare le grappe...
Consigliamo sempre di telefonare: in alta stagione per prenotare, se la struttura lo permette, in bassa stagione per verificare l'effettiva apertura. Nei mesi con minor affluenza molte attività aprono solo nei weekend. Se non avete prenotato, consigliamo di portare nello zaino qualcosa da mangiare. Se per caso non ci fosse un posto subito disponibile, almeno non soffrirete la fame.
... è proibito camminare o salire con sci da alpinismo e fat bike lungo le piste da sci...
Quando camminate sulle piste battute cercate di mantenervi al bordo della strada e state attenti a motoslitte, sciatori e slitte. Ricordate che lungo le piste da sci, sia quelle da discesa che quelle da fondo, è proibito camminare, salire con sci da alpinismo e con la fat bike. Per il resto valgono sempre gli stessi consigli che abbiamo dato anche per le escursioni estive, di cui vi invitiamo a leggere la nostra pagina:
Quando ha nevicato da poco, specialmente con precipitazioni abbondanti, i parcheggi potrebbero non essere puliti e le strade di accesso ai rifugi potrebbero non essere state battute. Come sempre, prima di avere brutte sorprese fate prima una telefonata.
Quando affrontate un’escursione, prestate sempre attenzione. CiaoCortina non può essere ritenuta responsabile per eventuali variazioni, disguidi, errori, danni a cose, persone o inconvenienti che potrebbero verificarsi lungo il percorso. Per maggiori informazioni, cliccate qui.
Conclusione
Sperando che questa pagina sulle escursioni invernali a Cortina d'Ampezzo vi sia piaciuta, prima di salutarvi, vi ricordiamo che potete leggere altri interessanti articoli su cosa fare e cosa vedere a Cortina sulla nostra Home Page.
Se volete ringraziarci potete farlo visitando la pagina Sostienici. Se, invece, volete suggerire una modifica, proporre qualcosa o farci solo un saluto, nella sezione Info e Contatti, troverete i diversi modi per raggiungerci.