La passeggiata dell'ex ferrovia delle Dolomiti

L'ex ferrovia delle Dolomiti è la passeggiata più famosa di Cortina. Attraversa tutto il paese, da nord a sud, lungo l'ex tracciato del treno. Permette di raggiungere sia San Vito di Cadore che Cimabanche.

Introduzione

La passeggiata dell'ex ferrovia delle Dolomiti è una delle più apprezzate di Cortina, sia in estate che in inverno. Il percorso segue l’ex tracciato ferroviario che collegava Dobbiaco a Calalzo, attraversando Cortina da nord a sud. Scopriamo insieme tutte le varianti di questa piacevole passeggiata!

Il ponte dell'ex ferrovia di Cortina nei pressi della funivia Faloria

L'ex ferrovia

Il percorso dell'ex ferrovia è una strada sia ciclabile che pedonale, ma interdetta agli automezzi, che attraversa Cortina per tutta la sua lunghezza. Si tratta di una piacevole camminata adatta a tutti, su strada asfaltata ed illuminata, con un dislivello trascurabile per tutta la sua lunghezza e con diversi punti d'accesso lungo tutto il paese.

L'ex ferrovia delle Dolomiti e le Tofane a Cortina

Vista la sua posizione centralissima, viene utilizzata da moltissime persone sia come passeggiata turistica, che per spostarsi all'interno del paese. Oltre che dai pedoni, l'ex ferrovia viene utilizzata anche dai ciclisti amatoriali, tra cui quelli che percorrono la Lunga Via delle Dolomiti o la Monaco Venezia, due dei percorsi per biciclette più panoramici dell'intero arco alpino.

... l'ex ferrovia delle Dolomiti viene mantenuta con cura...

Lungo il tragitto dell'ex ferrovia troverete diverse panchine, oltre a tre fontane per dissetarsi. Questo percorso è di grande importanza per la comunità locale, per questo motivo viene mantenuto con cura: in estate l’erba lungo i margini della carreggiata viene tagliata, in inverno la neve viene regolarmente rimossa.

L'ex ferrovia in direzione Cortina

Per rendere più leggibile l'articolo lo abbiamo suddiviso in tre capitoli. Iniziamo andando in direzione sud, verso Zuel, da cui si può proseguire fino a San Vito di Cadore ed oltre:

Passeggiata a Cortina: dal centro a Zuel
Verso sud, Zuel e San Vito Passeggiata dell'ex ferrovia: dal centro di Cortina verso Zuel e San Vito di Cadore. 1h 00' - 3,5 km - Facile

Il secondo capitolo descrive la camminata nella direzione opposta, verso nord, per poi uscire verso Fiames e proseguire fino al parcheggio del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo, da cui partono molte escursioni. Da qui, in circa trenta minuti, potrete raggiungere anche il parcheggio per Malga Ra Stua. Parleremo di tutte queste varianti nel capitolo seguente:

Passeggiata a Cortina: dal centro a Fiames
Verso nord, Fiames e Ra Stua Passeggiata dell'ex ferrovia: dal centro di Cortina a Fiames, Parco delle Dolomiti e Ra Stua. 1h 30' - 5 km - Facile

Anche l'ultimo capitolo è dedicato alla camminata in direzione nord, ma restando sul tracciato dell'ex ferrovia, fino a raggiungere Ospitale e Cimabanche, sul confine tra il Veneto e l'Alto Adige:

Passeggiata a Cortina dal centro a Cimabanche
Verso nord, Ospitale e Cimabanche Passeggiata dell'ex ferrovia: dal centro di Cortina d'Ampezzo verso Ospitale e Cimabanche. 3h 00' - 10 km - Intermedia
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Verso Zuel

Punto di partenza: Centro di Cortina
Destinazione: Ex casello di Zuel
Lunghezza percorso: 3,5 chilometri per l'andata
Dislivello positivo: 75 metri
Durata: Circa 1 ora per l'andata

Mappa

Mappa della gita

Percorso

In questo capitolo descriviamo la camminata dell'ex ferrovia in direzione sud; la nostra destinazione è l'ex casello ferroviario di Zuel, mentre il punto di partenza è il centro di Cortina d'Ampezzo. Si tratta una passeggiata è accessibile tutto l'anno, poiché in inverno viene regolarmente pulita dai mezzi spazzaneve.

La camminata si svolge su strada asfaltata ed illuminata, senza dislivelli per tutta la sua lunghezza ed è adatta a tutti, anche a persone anziane e bambini piccoli. Questa tratta dell'ex ferrovia dispone di numerose panchine per riposarsi, oltre a due fontane con acqua potabile per rinfrescarsi.

Abbiamo voluto iniziare la passeggiata nel centro di Cortina, ai piedi del Campanile. Da qui dovete salire lungo la strada perpendicolare a Corso Italia, via Ventinove Maggio. Al termine della salita attraversate la strada e girate a destra per raggiungere la partenza della Funivia Faloria.

Ingresso di via 29 maggio dal Corso Italia

Una volta alla partenza della Funivia Faloria, proseguite lungo il ponte in ferro che sovrasta la strada statale. Da qui avrete un punto di vista inedito sul fiume Boite e la circonvallazione di Cortina.

Il ponte davanti alla Funivia Faloria

La passeggiata prosegue lieve, incrociano via Menardi e, successivamente, svoltando leggermente verso destra. Qui si trova la prima fontana del tragitto, esattamente in questo punto.

Fontana lungo l'ex ferrovia delle Dolomiti di Cortina

Proseguendo lungo l'ex ferrovia arriverete ad incrociare Via Faloria, per proseguire lungo un rettilineo perfettamente dritto. Alla fine del rettilineo un paio di curve vi segnaleranno l'ingresso in località Cojana, nel Sestiere di Zuel.

Qui potreste considerare una piccola deviazione, scendendo a destra, verso il Bar Toto, un locale molto piacevole, dove bere qualcosa o mangiare un ottimo panino davanti ad un panorama mozzafiato.

L'ex ferrovia nei pressi di Cojana

Proseguendo lungo l'ex ferrovia delle dolomiti incontrerete la seconda fontana e quindi un semaforo, che vi permetterà di attraversare la strada statale in totale sicurezza. Da qui la strada prosegue immersa nel verde, verso l'abitato di Zuel ed il Trampolino olimpico Italia.

Passaggio pedonale a Peziè

La passeggiata prosegue costeggiando gli ampi prati di Peziè, che offrono splendidi panorami sul Monte Faloria, l'Antelao e le Cinque Torri. Fino a qui, la passeggiata dovrebbe avervi impegnato per circa trenta minuti.

L'ex ferrovia nei pressi di Zuel

Quando, alla vostra sinistra, apparirà il Rosapetra Spa Resort, un grande albergo con piscina e terrazza solarium con vista sulle Tofane, sarete ufficialmente entrati nel villaggio di Zuel. Da qui continuate sempre dritti, seguendo le indicazioni del percorso ciclopedonale. Attraverserete la strada comunale due volte, per poi vedere apparire, in lontananza, il casello di Zuel.

Incrocio tra la ferrovia e la comunale a Zuel

L'ex casello di Zuel, è una vecchia fermata della ferrovia delle Dolomiti. Venne inaugurata nel 1921 e restò in funzione fino al 1964. Se volete maggiori informazioni sul treno delle Dolomiti, ne parliamo più in basso, nel capitolo "storia della ferrovia".

L'ex casello della ferrovia di Zuel

La camminata, fino a questo punto, è stata di tre chilometri e mezzo e dovrebbe avervi impegnato per circa un'oretta. Per tornare verso il centro di Cortina potete ripercorre i vostri passi, oppure valutare di prendere l'Autobus n°2. A Zuel ci sono due fermate, la prima è nella parte centrale, la seconda, preferibile, è sulla strada statale.

Se volete camminare ancora un po' avete diverse opzioni. La più ovvia è di proseguire verso sud, seguendo la Lunga Via delle Dolomiti finché ne avrete voglia, San Vito di Cadore dista all'incirca otto chilometri, ma l'ex ferrovia continua ben oltre.

... la Lunga Via delle Dolomiti arriva fino a Calalzo di Cadore...

Per evitare di camminare sulla statale, quando finiscono le protezioni, vi consigliamo di scendere a destra, verso Pian da Lago. Arrivati all'incrocio svoltate a sinistra, seguendo le indicazioni della Lunga Via delle Dolomiti.

Se preferiste un percorso più montano, potreste andare a visitare il Lago Pianozes. È una camminata molto bella, un po' più impegnativa, che vi occuperà per circa un'ora e mezza. Ne abbiamo parlato approfonditamente nella pagina di seguito:

Il Giro di Pianozes
Il Giro di Pianozes Una camminata ad anello che, da Zuel, porta al laghetto di Pianozes, attraverso il bosco. 1h 30' - 6 km - Facile
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Verso Fiames

Punto di partenza: Centro di Cortina
Destinazione: Hotel Fiames
Lunghezza percorso: 5 chilometri per l'andata
Dislivello positivo: 70 metri
Durata totale: 1 ora e mezza per l'andata

Mappa

Mappa della gita

Percorso

In questo capitolo descriviamo la passeggiata dell'ex ferrovia in direzione nord, prenderemo l'uscita verso Fiames, per poi proseguire verso il punto informazioni di Pian de Loa e, successivamente, al Parcheggio Sant'Uberto.

La passeggiata è adatta a tutti, anche a persone anziane e bambini piccoli. Si svolge su strada parzialmente asfaltata ed illuminata, che non presenta particolari dislivelli, almeno fino a Fiames. Il primo tratto, asfaltato, dispone di numerose panchine per riposarsi, una fontana con acqua potabile per rinfrescarsi, ed è accessibile sia in estate che in inverno. La seconda parte, su ghiaia, può essere percorsa solo in estate, perché in inverno viene convertita in pista per lo da sci di fondo.

La camminata ha inizio nel centro di Cortina, davanti all'Hotel Ciasa Lorenzi, che si trova proprio all'imbocco del tracciato dell'ex ferrovia delle Dolomiti.

Hotel Ciasa Lorenzi a Cortina

Seguendo le indicazioni della Ciclabile delle Dolomiti, prendete il percorso ciclopedonale in direzione Ospitale e Cimabanche. La strada prosegue lieve e sempre ben segnalata attraversando Cianderies, dove sorgono alcune delle case più prestigiose di Cortina.

L'ex ferrovia delle Dolomiti in direzione Maion

Dopo aver attraversato la strada, nei pressi di Verocai, le case cominceranno a diradarsi, lasciando spazio agli ampi prati di Cademai, nel Sestiere di Chiave.

Località Chiave

Un po' dopo aver attraversato il sottopassaggio, alla vostra destra, vedrete la fontana del Codivilla, il nome le è stato dato perché si trova all'altezza dell'ospedale che, per l'appunto, si chiama Codivilla. Qui finisce la tratta di competenza del Comune di Cortina per cui, da questo punto in poi, non sarà più presente l'illuminazione notturna e non verrà garantito lo sgombero della neve. La passeggiata, per ora, dovrebbe avervi impegnato per circa trenta minuti, con una distanza di un chilometro e mezzo.

La fontana nei pressi del Codivilla

Proseguendo oltre gli edifici si faranno sempre più radi, lasciando il posto al bosco. Dopo circa un chilometro troverete una sbarra che blocca il passaggio alle auto. Questo segnerà anche il passaggio dal fondo asfalto a strada bianca.

La sbarra che blocca l'accesso all'ex ferrovia

Poco dopo aver attraversato la sbarra, un incrocio vi farà scegliere se scendere verso Fiames o proseguire verso Cimabanche. In questo capitolo ci dirigeremo a sinistra, verso Fiames, mentre vedremo la strada verso Ospitale e Cimabanche nel prossimo capitolo.

Incrocio verso Fiames

Dopo aver imboccato la strada verso sinistra, seguite le indicazioni del Sentiero 211, in direzione Fiames e Pian de ra Spines. Si tratta di un piacevole sentiero boschivo, che costeggia la strada statale.

Imbocco del sentiero 211 verso Fiames

Al prossimo incrocio tenete di nuovo la sinistra, seguendo le indicazioni per Lago Ghedina e Cianderou. Questa è solo una delle molte strade che portano a Fiames dall'ex ferrovia. Abbiamo optato per questa variante in quanto permette di raggiungere la partenza di altre piacevoli escursioni, che vi descriveremo proseguendo nella lettura.

Incrocio per Lago Ghedina lungo il sentiero 211

Superata la sbarra che blocca l’accesso ai veicoli, attraversate la strada statale, prestando molta attenzione alle automobili che transitano ad alta velocità. Dirigetevi quindi verso il Camping Olimpia, di cui dovete imboccare la strada di accesso.

Verso il camping Olimpia di Cortina

Poco prima di raggiungere il ponte sul fiume Boite, prendete il sentiero sulla destra, quello segnalato dal cartello Pian de ra Sia e dalle indicazioni per il Bar Albergo Fiames.

Il ponte nei pressi del Camping Olimpia

Il sentiero, dopo un breve tratto nel bosco, attraversa un parcheggio di ghiaia, per poi rientrare nel bosco, fino a raggiungere il Bar Albergo Fiames. Questo parcheggio è anche il punto di partenza delle navette per Malga Ra Stua, un agriturismo immerso nel verde. Arrivati all'hotel, la camminata dovrebbe avervi impegnato per circa un'ora e mezza, per una distanza di quasi cinque chilometri.

Se siete stanchi potete tranquillamente fermarvi qui, l'Hotel Fiames è un piacevole locale dove mangiare o bere qualcosa in un ambiente conviviale. Nei periodi di bassa stagione consigliamo di telefonare prima, per verificare l'effettiva apertura del locale.

Il Bar Albergo Fiames

Se non volete più camminare, dietro il Bar Albergo Fiames si trova un piazzale, dove potrete trovare il capolinea dell'Autobus n°1. Potreste considerarlo come alternativa per tornare in centro.

Nel caso in cui abbiate ancora voglia di passeggiare, potreste tornare verso Cortina seguendo una strada alternativa. Vi ricordate il ponte nei pressi del campeggio? Da lì parte una camminata molto bella che, da Fiames, porta a Cadin di Sopra. Se volete maggiori informazioni, ne parliamo nella pagina di seguito:

Passeggiata nel bosco da Fiames a Cadin
Da Fiames a Cadin Una rilassante camminata nel bosco. Da Fiames fino a Cadin, costeggiando il fiume Boite. 1h 30' - 7 km - Facile

Se volete continuare ad inoltrarvi verso nord di Fiames, ci sono diverse destinazioni interessanti lungo la valle.

Dirigetevi dietro l'albergo, dove troverete una sbarra ed un cartello Bosco dell'impero Q. 1295m, Felizon, Pian de Ra Spines e Val di Fanes. Da qui potete imboccare la strada pedonale, larga e pianeggiante, che si inoltra nel bosco.

La strada che attraversa il bosco dell'Impero

Camminerete a fianco della pista dell'ex aeroporto per circa un chilometro, fino a raggiungere le sponde del fiume Boite, che vi farà compagnia per qualche centinaio di metri, prima di entrare nuovamente nel bosco.

La strada costeggia le sponde del fiume Boite

Durante le giornate più calde, molti approfittano di queste sponde per prendere il sole ed organizzare dei picnic, potreste prendere spunto.

La passeggiata si conclude dopo due chilometri, tutti pianeggianti, nei pressi del parcheggio gratuito del Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo e la casetta delle informazioni del Parco.

La casetta delle informazioni del parco delle Dolomiti

Da qui partono diverse escursioni, come ad esempio quella di Pian de ra Spines, che potreste valutare come alternativa per il ritorno. Si tratta di una camminata molto bella e rilassante, che vi riporterà fino al ponte nei pressi del Camping Olimpia passando dall'altro lato del fiume Boite. Ne parliamo approfonditamente nella pagina di seguito:

Il giro di Pian de Ra Spines
Il giro di Pian de Ra Spines Passeggiata ad anello lungo Pian de Ra Spines, sulle rive del fiume Boite, a Fiames. 1h 30' - 7 km - Facile

Per chi fosse interessato, la strada prosegue oltre la casetta delle informazioni, in direzione del parcheggio Sant'Uberto. Una volta arrivati al cartello del Ponte Felizon tenete la destra, seguendo le indicazioni verso la Val di Fanes.

Incrocio del Ponte Felizon

Seguite la strada asfaltata per circa un chilometro, fino a raggiungere l'incrocio segnalato dal cartello Laštié Q. 1350m. A questo punto dovrete abbandonare la strada asfaltata e seguire la strada in ghiaia, che sale in direzione Sant'Uberto.

Incrocio di Laštié in direzione sant'Uberto

La salita prosegue abbastanza ripida per circa cinquecento metri, fino a quando vedrete apparire la strada statale sopra di voi. Proseguite ancora qualche metro, fino a raggiungere il cartello Sant'Uberto Q. 1411m. Svoltate infine a destra, seguendo le indicazioni per Malga Ra Stua e Val Salata, per raggiungere il Parcheggio Sant'Uberto.

Strada statale si staglia sopra il sentiero

Questa non è una meta particolarmente interessante di per sé, ma è il punto di partenza per raggiungere Ra Stua e le rovine del Castello di Podestagno. La prima è una gita decisamente impegnativa se siete partiti dal centro, consideratela solo se siete dei camminatori accaniti, ma la seconda potrebbe essere l'ideale se avete voglia di camminare ancora un'oretta. Ne parliamo nella pagina seguente:

Da Sant'Uberto a Podestagno
Da Ra Stua a Podestagno Breve passeggiata alla Rocca di Podestagno, un luogo storico di grande importanza. 40 min - 3 km - Facile

Dal Castello di Podestagno, è possibile ricongiungersi all'ex ferrovia per proseguire in direzione Ospitale e Cimabanche, ma ne parleremo nel prossimo capitolo.

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Verso Ospitale

Punto di partenza: Centro di Cortina
Lunghezza percorso: 10 chilometri per l'andata
Dislivello positivo: 250 metri
Durata totale: Circa 3 ore per l'andata

Mappa

Mappa della gita

Percorso

Anche in questo capitolo descriviamo la camminata dell'ex ferrovia in direzione nord, rimanendo però sulla strada principale. La nostra prima destinazione è Ospitale, per poi proseguire fino a Cimabanche, mentre il punto di partenza rimane sempre il centro di Cortina d'Ampezzo.

Si tratta di una camminata decisamente semplice, ma piuttosto lunga, su strada bianca e senza particolari dislivelli. È particolarmente indicata per essere affrontata in bicicletta, purché sia una mountain bike o una gravel.

La passeggiata, nella sua interezza, non è consigliabile a persone anziane e bambini piccoli, anche se è sempre possibile percorrerla solo in parte. Il primo tratto, fino al Codivilla, è accessibile per tutto l'anno, mentre la seconda parte può essere percorsa solo in estate, in quanto in inverno è attraversata dalle piste da sci di fondo. Il primo tratto dell'ex ferrovia è dotato di numerose panchine per riposarsi, oltre ad una fontana con acqua potabile per rinfrescarsi.

La camminata ha inizio vicino alla stazione delle corriere, di fronte all'Hotel Ciasa Lorenzi, che sorge proprio all'imbocco del tracciato dell'ex ferrovia.

Hotel Ciasa Lorenzi a Cortina

Seguite le indicazioni per Ospitale e Cimabanche, lungo il percorso ciclopedonale della Ciclabile delle Dolomiti. Il tragitto è sempre ben segnalato, prestate attenzione solo ai punti le strade comunali incrociano l'ex ferrovia, in ogni caso dovrete andare sempre dritto. A mano a mano che camminerete lascerete la zona centrale del paese alle vostre spalle e le case inizieranno a ridursi di numero.

L'ex ferrovia in direzione Maion

Dopo una mezz'oretta di cammino, alla vostra destra, vedrete la fontana del Codivilla, che deve il suo nome all'ospedale Codivilla Putti, che si trova poco più in alto. Qui termina la tratta di competenza del Comune di Cortina, da questo punto in poi non sarà più presente l'illuminazione notturna e non verrà garantito lo sgombero della neve.

La fontana nei pressi del Codivilla

La passeggiata dell'ex ferrovia si inoltra nel bosco per circa un chilometro, quando una sbarra che blocca il passaggio alle auto segnerà il passaggio da asfalto a strada bianca. Dopo averla superata, proseguite mantenendo la destra, seguendo le indicazioni verso Ospitale e Cimabanche. La strada prosegue con una pendenza leggera e costante.

Incrocio verso Fiames

Lungo l'ex ferrovia sono ancora presenti i caselli ferroviari dove sorgevano le fermate, come quello di Fiames, ma purtroppo sono inaccessibili e disabitati.

Il casello di Fiames

Quando il bosco inizierà a diradarsi, davanti a voi si aprirà uno splendido panorama su Fiames, il Col Rosà ed il Pomagagnon, oltre che una vista privilegiata sul colle dove il Castello di Podestagno sovrastava la valle sottostante.

Panorama sul Col Rosà

Al rientro nel bosco, alcuni ruderi di cemento anticiperanno l'ingresso nella prima delle due gallerie, quella più lunga ed illuminata artificialmente. Non è necessaria una torcia frontale, ma fate attenzione all'abbaglio, potreste non vedere una bicicletta che arriva in velocità.

Ciclisti nella galleria dell'ex ferrovia

Superata la galleria, un alto ponte in legno vi permetterà di attraversare il Ru Felizón. Le protezioni sono molto sicure e generose, ma tolgono un po' di atmosfera al ponte. Se soffrite molto di vertigini, vi consigliamo di evitare di guardare in basso.

Le generose protezioni sul ponte

Poco dopo il ponte, una deviazione ben segnalata vi permetterà di visitare le rovine del Castello di Podestagno. Se siete soddisfatti della vostra camminata, potrebbe essere una piacevole conclusione. Nel caso in cui siate interessati, la segnaletica per raggiungerlo è fatta molto bene.

Se avete ancora voglia di camminare potete proseguire verso Ospitale; imboccate la seconda galleria, molto più breve e non illuminata. Proseguite poi nel bosco lungo quello che è probabilmente il tratto più piacevole della passeggiata, immerso nella natura e con piacevoli scorci sul fiume Ru Felizón.

Ex ferrovia verso Ospitale

Proseguite per altri due chilometri, fino a raggiungere l'ex casello di Ospitale, che purtroppo si presenta in evidente stato di abbandono.

Il casello ferroviario di Ospitale

Poco sopra di voi si trova il Ristorante Ospitale, dove potreste fermarvi a mangiare o bere qualcosa. Per raggiungerlo potreste pendere la strada verso sinistra, ma vi suggeriamo di proseguire ancora un centinaio di metri, in quanto c'è un sentiero, sempre a sinistra, che vi permetterà di raggiungerlo senza dover camminare sul ciglio della strada statale. Va detto che è piuttosto ripido, ma molto breve.

Il Ristorante Ospitale

Di fronte al ristorante potrete trovare una fontana con acqua potabile e la Chiesa di Ospitale di San Nicolò e San Biagio, una piccola cappella di grande fascino, nota per essere l’edificio più antico della valle d’Ampezzo. In bassa stagione è meglio telefonare, per verificare l'effettiva apertura del locale.

... il ristorante Ospitale è rinomato per essere la locanda più antica d'Italia...

Avendo già camminato per circa tre ore, per una distanza di quasi dieci chilometri, potreste tranquillamente considerare conclusa la vostra escursione.

Se siete in bicicletta o volete camminare ancora qualche chilometro, magari per raggiungere il confine tra il Veneto e l'Alto Adige, potete proseguire oltre, in direzione Cimabanche. L'ex ferrovia costeggia la strada statale per quasi quattro chilometri, passando accanto al Lago de Rufiedo e al Lago Negro, due piccoli laghi paludosi e non balneabili.

Lunga Via delle Dolomiti tra Ospitale e Cimabanche

Successivamente la strada costeggia l'ex polveriera militare di Cimabanche, prima di raggiungere l'omonimo Chalet Passo Cimabanche. Non abbiamo mai mangiato nel ristorante, anche se nei periodi di alta stagione è abbastanza affollato, vi consigliamo leggere qualche recensione prima di provarlo.

Lo Chalet Cimabanche, sull'omonimo passo

L'ex ferrovia prosegue in direzione Dobbiaco e ancora oltre, fino a Lienz, in Austria, ma arrivati qui potreste considerarvi più che soddisfatti, anche perché dovete ancora tornare a Cortina.

Se siete stanchi potreste valutare il ritorno con i mezzi pubblici, prendendo il Bus 445 da Dobbiaco a Cortina. Considerate che ne passa solo uno ogni due ore circa, quindi non è una soluzione ideale. In questo sito sono presenti gli orari.

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Storia della ferrovia

La Ferrovia delle Dolomiti era una ferrovia di montagna a scartamento ridotto che collegava Calalzo di Cadore a Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco. Questa linea ferroviaria, lunga circa 65 km, fu attiva dal 1921 al 1964.

L’idea di costruire una ferrovia che collegasse la nostra valle al resto della penisola nacque alla fine del diciannovesimo secolo, ma i lavori iniziarono solo durante la Prima Guerra Mondiale, per garantire l’approvvigionamento delle guarnigioni.

Fotografia storica del trenino di Cortina Creative Common, by M. Bottegal

La ferrovia fu inaugurata ufficialmente nel 1921 e contribuì allo sviluppo turistico di Cortina e delle Dolomiti. La linea attraversava paesaggi spettacolari, con numerosi ponti e gallerie, mostrando diversi scorci mozzafiato delle Dolomiti.

Il vecchio trenino delle Dolomiti Creative Common, by M. Bottegal

Nonostante il suo successo iniziale, negli anni '50 la competizione con il trasporto su strada e i costi di manutenzione portarono alla sua chiusura definitiva, nel 1964. Oggi i vecchi percorsi della ferrovia sono stati trasformati in piste ciclabili e percorsi turistici, come la pista ciclabile delle Dolomiti, oppure ospitano gare sciistiche come la Granfondo Dobbiaco Cortina

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Conclusione

Sperando che la passeggiata dell'ex ferrovia vi sia piaciuta, prima di salutarvi, vi ricordiamo che potrete trovare altre bellissime escursioni, a Cortina e dintorni, cliccando qui.Link interno

Se volete ringraziarci potete farlo visitando la pagina Sostienici.Piccolo cuore Se, invece, volete suggerire una modifica, proporre qualcosa o farci solo un saluto, nella sezione Info e Contatti,Email icon troverete i diversi modi per raggiungerci.