Gita a Cortina: le cascate alte di Fanes

Escursione alle tre cascate alte di Fanes ed allo Sbarco de Fanes, partendo da Pian de Loa. Una gita molto suggestiva, lungo il sentiero dei canyon e delle cascate, con una ferrata facoltativa che passa dietro la cascata alta.

Percorso

Punto di partenza: Fiames
Destinazione: Sbarco de Fanes
Lunghezza percorso: 6 chilometri per l'andata
Dislivello positivo: 500 metri
Durata: Circa 2 ore per l'andata

Mappa

Mappa della gita

Introduzione

La gita alle Cascate alte di Fanes è un'escursione impegnativa, della lunghezza di circa dodici chilometri, con partenza ed arrivo in località Fiames. Questa splendida gita vi impegnerà per circa tre ore, con un dislivello positivo di circa cinquecento metri.

Il salto dell'acqua della cascata intermedia di Fanes

Questa gita verso le Cascate alte di Fanes può essere trovata nella Cartina Tabacco 003 - Cortina d'Ampezzo Dolomiti Ampezzane e sale lungo il sentiero 10, per poi proseguire sulla parte alta del sentiero dei canyons e delle cascate. In alternativa, potete seguire il nostro tracciato su Google Maps cliccando qui.

Tabacco 1:25.000 Carta 003

Questa è una gita impegnativa, con salite anche molto ripide ed un sentiero tecnico adatto solo ad escursionisti esperti. L'ultima parte della gita presenta una ferrata facoltativa, per la quale è necessaria l'attrezzatura da arrampicata. Non è un'escursione adatta a bambini piccoli o persone con mobilità ridotta.

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Escursione

La gita alle Cascate alte di Fanes ha inizio nel parcheggio del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo, nei pressi del centro visitatori del parco. Se vi servono maggiori informazioni su come raggiungerlo, ne parliamo approfonditamente più in basso, nel capitolo "come arrivare".

Il parcheggio del parco delle Dolomiti a Cortina

Una volta parcheggiata l'automobile, dirigetevi verso la casetta del centro visitatori, attraversate la sbarra che blocca il passaggio alle macchine ed incamminatevi lungo il sentiero 10. Dopo pochi metri, alla vostra destra, potrete osservare la forra del Felizon, una suggestiva gola scavata dallo scorrere dell'omonimo fiume.

La casetta delle informazioni turistiche del parco di Cortina

Dopo circa cento metri vi troverete davanti l'incrocio del ponte Felizon, 1350 m, prendete la strada verso destra, proseguendo lungo il sentiero 10 in direzione Cascate, Val di Fanes, Val Travenanzes.

Incrocio a Pian de Loa

La passeggiata prosegue per circa trenta minuti, alternando tratti in leggera salita con piacevoli discese, sempre su fondo asfaltato. Lungo tutto il tragitto potrete osservare dei simpatici cartelli botanici, che descrivono le piante che crescono lungo la strada.

Ponticello sulla strada che si addentra nel bosco

Una volta raggiunto l'incrocio di Pian de Loa, facilmente riconoscibile dalla panchina e dal cartello Pian de Loa, 1349 m, prendete la strada verso sinistra, in direzione Ponte Outo - Cascate sent. Ferrato.

Incrocio di Pian de Loa in località Fiames

Dopo pochi metri attraverserete il ponte sul Rü de Fanes, uno splendido torrente alpino sulle cui sponde è possibile rilassarsi o prendere il sole. Questo potrebbe essere un ottimo punto per riposarvi al ritorno, dopo la salita alle cascate di Fanes. Tenetelo a mente.

Ponte sul Rü de Fanes

Dopo aver attraversato il fiume, procedete nel bosco per circa trenta minuti. Inizialmente la strada in ghiaia sarà pianeggiante, ma la pendenza aumenterà gradualmente, senza mai diventare eccessiva.

Strada verso Ponte Outo

Proseguite fino a raggiungere il ponte Outo, che tradotto dal ladino significa letteralmente ponte alto. Da qui potrete osservare l'imponente forra scavata dal Rü de Travenanzes e lo splendido panorama.

Vi consigliamo di approfittare di questo punto, attrezzato con tavoli e panchine, per riprendere un po' di fiato. Da qui in poi l'escursione cambierà ritmo, diventando piuttosto impegnativa.

Ponte Outo sul Rü de Travenanzes

Dal ponte Outo proseguite per circa cento metri, fino a quando non incontrerete una seconda piazzola con le panchine. Quando vedrete il cartello Cascata di Fanes, 1467 m, prendete la strada verso destra, quella decisamente ripida. Seguite le indicazioni del sentiero 10 dei canyons e delle cascate.

Sentiero 10 dei canyons e delle cascate

Dopo circa trecento metri, in ripida salita, il cartello Buš de l'orso, 1507 m vi avvertirà che dovete svoltare nuovamente verso destra, seguendo il cartello che indica il sentiero dei canyons e delle cascate.

Fate attenzione a questo incrocio: siccome vi indirizza ad un sentiero più stretto, sia il cartello che il sentiero potrebbero passare inosservati.

L'incrocio del Buš de l'orso

Dopo pochi metri nel bosco attraverserete un ponte in ferro sul Rü de Fanes, il torrente che dà il nome alle omonime cascate.

Il ponte sul Rü de Fanes

Da questo punto in poi il fondo stradale diventa quello di un classico sentiero boschivo, con radici che potrebbero diventare scivolose in caso di pioggia o nei punti vicino all'acqua del fiume.

Se avete dubbi sulla direzione, dovrete cercate di individuare i segnavia rossi e bianchi dipinti sugli alberi.

Il segnavia indica la strada lungo il sentiero

Dopo pochi minuti incontrerete la prima salita attrezzata davvero ripida, caratterizzata da scalette in ferro che salgono lungo il percorso disegnato dall'acqua. Il sole che vi batterà sulla testa non sarà sicuramente d'aiuto nell'affrontare l'impegnativa salita, che vi impegnerà per circa cinquecento metri.

Pur soffrendo moderatamente vertigini, non abbiamo avuto particolari problemi ad attraversare la tratta, che però sconsigliamo fortemente a chi non ama i sentieri potenzialmente pericolosi.

Sentiero attrezzato dei canyons e delle cascate sul rü de Fanes

La fatica della salita sarà ampiamente ricompensata dal panorama che vi attende al prossimo ponte in ferro, il quale attraversa la prima delle tre Cascate alte di Fanes. Potete tirare un sospiro di sollievo, la parte peggiore della gita è stata superata.

La prima cascata di Fanes

Dopo aver superato la cascata, troverete un piccolo incrocio dove svoltare a destra, continuando a seguire il sentiero non numerato dei canyons e delle cascate.

Da qui dovrete addentrarvi nel bosco per un'altra mezz'ora, in compagnia del rumore dello scrosciare dell'acqua. Questo tratto è molto piacevole e rilassante, in contrasto con quello che avete affrontato precedentemente.

Il piacevole sentiero nel bosco

Quando il rumore dell'acqua si farà più forte, vedrete comparire in lontananza la seconda cascata del Rü de Fanes. La piacevole vaporizzazione dell'acqua vi rinfrescherà la pelle; se la giornata è molto calda, sarà un vero toccasana.

La seconda cascata di Fanes

Il sentiero prosegue costeggiando la sinistra della cascata, probabilmente il tratto più piacevole di tutta l'escursione, regalando piacevoli scorci ed ottime occasioni per delle belle fotografie.

Ultima parte del sentiero

Dopo circa trenta minuti raggiungerete la cascata più maestosa, chiamata con il termine dialettale Sbarco de Fanes. La cascata, oltre ad essere davvero molto suggestiva, può essere attraversata con una ferrata molto emozionante, che permette di passare dietro il salto dell'acqua.

Cascata dello sbarco de Fanes

Proseguite alla sinistra della cascata, fino all'incrocio segnalato da cartello Sbarco de Fanes, 1728 m.

Ora dovete prendere una decisione: se preferite evitare la ferrata, seguite la direzione non segnalata, ovvero andate a sinistra. Pochi metri dopo vi troverete sull'ampio sentiero 10, vi sarà sufficiente scendere verso sinistra, lungo la strada principale, per ritrovare il ponte Outo, da cui potete ripercorrere lo stesso percorso che avete fatto per l'andata.

Incrocio segnalato da cartello Sbarco de Fanes

Se decidete di percorrere la ferrata, chiamata Cengia de Mattia, continuate a seguire il cartello che inidica sentiero dei canyons e delle cascate.

Ricordate che si tratta di un passaggio tecnico, con obbligo di attrezzatura da arrampicata ed adatto solo ad escursionisti esperti, che non soffrono di vertigini ed hanno già affrontato una ferrata in precedenza.

... un passaggio tecnico adatto solo ad escursionisti esperti...

Il primo tratto è ragionevolmente semplice e vi permetterà di passare dietro al salto dell'acqua. Si tratta di una cosa decisamente emozionante nella sua semplicità. A questo punto potreste anche essere soddifatti e decidere di tornare indietro ma, se siete grintosi, la ferrata continua.

La ferrata della Cengia de Mattia

Una volta attraversata la cascata, si sale su una parete attrezzata con staffe e cavo di sicurezza. Come si può notare dalla fotografia, si tratta di un passaggio abbastanza tecnico.

La parete della ferrata della Cengia de Mattia

Da qui, dopo qualche minuto di arrampicata, raggiungerete un sentiero che porta ad un ponte in legno. Una volta attraversato, svoltate a sinistra per raggiungere l'incrocio dello Sbarco de Fanes, che si trova sul sentiero 10, lo stesso che abbiamo fatto per salire, solo decisamente più in alto.

Incrocio dello sbarco de Fanes

L'escursione di Fanes alta, fino ad ora, dovrebbe avervi impegnato per un paio d'ore. Per tornare all'automobile, dovrete scendere lungo il sentiero 10, seguendo le indicazioni per ponte Outo ed il sentiero dei canyons e delle cascate.

Dopo circa cinquecento metri incontrerete un incrocio verso sinistra, indicato col nome di Pian dai Šente, 1682 m. Si tratta di una scorciatoia, facoltativa e decisamente ripida. Se decidete di farla, seguite le chiare indicazioni verso il ponte Outo.

Incrocio Pian dai Šente

Se avete deciso di seguire la strada principale, evitando la scorciatoia, raggiungerete l'incrocio di Progóito, 1633 m. Qui la segnaletica vi inviterebbe a svoltare a destra, ma vi consigliamo di proseguire dritto, lungo la strada principale, seguendo le indicazioni per il ponte Outo ed il sentiero 10.

La deviazione verso destra, segnata come sentiero dei canyons e delle cascate, vi porterebbe a vedere il Ponte dei Cadorìs. Anche se è un percorso grazioso, non offre abbastanza bellezza da giustificare in modo sincero questo sforzo extra.

Strada in discesa verso Fiames

Proseguendo lungo la strada raggiungerete nuovamente la piazzola nei pressi del Ponte Outo, quella segnalata dal cartello Cascata di Fanes, 1467 m. Da qui non vi resta che ripercorrere la stessa strada che avete fatto per salire, fino ad arrivare al parcheggio dove avete lasciato l'automobile, nei pressi del centro visitatori del parco.

Se guardare questo splendido panorama vi farà trovare delle inaspettate enegie, leggete le prossime righe, perché abbiamo un'ultima proposta per voi.

Il panorama dalla piazzola

Da questa piazzola vedrete delle indicazioni verso il sentiero attrezzato alla cascata. Si tratta di un breve percorso, chiamato Ferrata Giovanni Barbara. Questa breve deviazione vi permetterà di passare nuovamente dietro il salto dell'acqua, ma questa volta della cascata bassa di Fanes. L'attrezzatura dovreste averla con voi, quindi perché non approfittare? Ne vale la pena.

La via ferrata Giovanni Barbara
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Curiosità

Questa gita può essere affrontata in molti modi diversi, ci sono infatti diverse strade che si intrecciano. Alcune sono semplici strade in ghiaia, altre difficili vie ferrate. In questo caso, ad esempio, abbiamo seguito il sentiero dei canyons e delle cascate solamente in parte. Se cercate qualcosa di più impegnativo potreste percorrerlo per intero, oppure potreste evitarlo completamete, e rendere la camminata ancora più semplice. Se volete avere maggiori informazioni sulle altre strade che si trovano nella parte più bassa, vi invitiamo a leggere la nostra pagina sull'escursione alle cascate basse di Fanes, la trovate qui sotto:

Gita alle cascate di Fanes
Le cascate basse di Fanes Una splendida gita alle cascate basse di Fanes, con diverse alternative riguardo al percorso. 3h 00' - 10 km - Impegnativa

Durante la prima parte dell'escursione potreste aver notato alcuni alberi scolpiti dal picchio nero. Qui si trova l'esemplare più grande in Europa, che con il suo forte becco scava il legno alla ricerca di insetti, contribuendo al controllo dei parassiti degli alberi. Questo volatile era quasi scomparso da Cortina, ma negli ultimi decenni è tornato a popolare i boschi ampezzani, specialmente quelli che avete appena attraversato. L'albero più colpito potrete vederlo poco prima dell'incrocio di Pian de Loa, segnalato da un cartello delle Regole d'Ampezzo.

Il "Ponte Outo" sorge su una forra scavata dal Rü de Travenanzes ed è protagonista di una divertente storiella, trascritta sulla tabella informativa delle Regole d'Ampezzo. La leggenda racconta le gesta del cavaliere Gran Bracun. Questo cavaliere doveva raggiungere la sua fidanzata a Podestagno, una localita vicina. I pastori locali, infastiditi dal suo passaggio, tagliarono i sostegni del ponte per farlo cadere nel burrone. Tuttavia, il Gran Bracun ebbe un'intuizione incredibile e riuscì a prevedere il sabotaggio, superando con un salto il ponte danneggiato. I sabotatori rimasero interdetti e lui diventò leggenda. Da quel momento in poi nessuno ha più disturbato il suo passaggio. Sfortunatamente, non sappiamo dirvi se ci sia qualcosa di vero in questa fiaba dolomitica.

Una rappresentazione del Gran Bracun realizzata con l'intelligenza artificiale
Rappresentazione del Gran Bracun realizzata con l'IA

Sempre riguardo alla leggenda che vi abbiamo appena descritto, sul Ponte Outo, fu esposto un quadro comissionato da Alfred Mutschlechner, storico proprietario del Rifugio Fanes. Il quadro, che rappresentava il salto del Gran Bracun, è stato esposto, all'incirca, nel 1930, ma è stato rimosso in una successiva ristrutturazione del ponte.

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Come arrivare

L'escursione alle Cascate alte di Fanes ha inizio nel parcheggio gratuito del Parco delle Dolomiti d'Ampezzo, vicino alla casetta del punto informazioni. Il parcheggio può essere facilmente raggiunto con l'automobile. Dal centro di Cortina, dovreste impiegare all'incirca quindici minuti.

Poiché questo è è il punto di partenza anche di altre escursioni, durante l'alta stagione, è caldamente consigliato arrivare la mattina presto. In questo modo aumenterete le probabilità di trovre un posto libero. Se non fosse disponibile nessun posto libero, potreste avere maggior fortuna nel parcheggio secondario, che sorge esattamente qui.

Statale 51 15 minuti

In alternativa, potete utilizzare il bus urbano n°1 che parte dalla Stazione di Cortina d'Ampezzo e scendere alla fermata del capolinea, dietro l'Hotel Fiames. Da qui dovete imboccare la strada boschiva verso nord che, in circa trenta minuti, vi porterà al parcheggio del parco. La strada può essere facilmente individuata dalla sbarra che blocca il traffico e dal cartello Bosco dell'Impero, che indica la Val di Fanes.

Per maggiori informazioni sugli orari degli autobus o per acquistare i biglietti, potete rivolgervi alla biglietteria della stazione. Attenzione, in quanto potrebbe chiudere per la pausa pranzo.

Bus n°1 15 minuti

Nonostante si tratti di un'escursione già decisamente impegnativa, potreste decidere di raggiungere a piedi la casetta del punto informazioni. In questo caso, partendo dal centro di Cortina, sono necessarie circa due ore in più, lungo la passeggiata dell'ex ferrovia.

Ex Ferrovia 120 minuti

Abbiamo descritto questo piacevole passeggiata nella pagina dedicata dell'ex ferrovia di Cortina, che potete visitare cliccando qui sotto:

Passeggiata dell'ex ferrovia
L'ex ferrovia La passeggiata più famosa di Cortina, semplice, adatta a tutti, percorribile tutto l'anno. 2h 00' - 7 km - Facile

Come ultima alternativa, potreste valutare di prendere un Taxi. Dal centro di Cortina il costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 30€, ma potrebbe variare molto, sia in base al mezzo che per il numero di persone, chiedete sempre un preventivo. I Taxi si possono trovare sia in Piazza Roma che alla stazione delle corriere, oppure potete cliccare qui per il loro sito ufficiale.

Taxi 15 minuti

Per qualsiasi dubbio possiate avere, potete consultare l'ufficio per le informazioni turistiche che si trova in centro.

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Informazioni utili

Questa è una delle poche gite che vi proponiamo che non ha un rifugio ad accogliervi all'arrivo, per questo motivo vi consigliamo di preparare un pranzo al sacco, o di portarvi una generosa merenda. Se dopo la gita volete mangiare fuori, in località Fiames potrete trovare l'Hotel Fiames, che offre la possibilità di fare un pranzo o una merenda sulla sua terrazza all'aperto o al coperto. La cucina è semplice e genuina, le torte sono irresistibili. Danno le sensazioni di dolci fatti in casa e sono davvero deliziosi. In alternativa, è possibile fermarsi anche allo Chalet Spiaggia Verde, dove bere o mangiare qualcosa e noleggiare un lettino per prendere un po' di sole sulle rive del torrente Boite. Non abbiamo mai provato il ristorante con la nuova gestione, per cui vi consigliamo di leggere qualche recensione prima di andare.

I mesi più indicati per l'escursione sono quelli che vanno tra maggio e novembre. Si tratta di una stima leggermente cautelativa, ma purtroppo non è possibile sapere in anticipo quando nevicherà o quando la neve si scioglierà. Il periodo più bello è sicuramente quello primaverile, in quanto il disgelo rende molto più abbondante il flusso delle cascate. L'escursione è molto bella anche in estate, in quanto la presenza dell'acqua nebulizzata permette di rinfrescarsi dalle alte temperature.

La gita alle cascate alte di Fanes e la ferrata dietro il salto dell'acqua non sono praticabili in inverno e sono altamente sconsigliate in caso di pioggia, in quanto le superfici bagnate possono diventare scivolose e molto pericolose. In inverno, oltretutto, la prima parte del tragitto è attraversata dalla pista da sci di fondo e, da regolamento, è vietato percorrerla a piedi o con le racchette da neve.

Quando affrontate un'escursione consigliamo comunque di indossare un abbigliamento adeguato. Vista la lunghezza del percorso, è meglio avere scarpe collaudate ed adatte a camminare su terreni sterrati. Portate uno zaino con il pranzo, un po' di acqua, una merenda e una giacca per la pioggia. Se siete alle prime esperienze in montagna, vi consigliamo prima di tutto di leggere i nostri consigli per camminare in montagna in sicurezza:

Camminare in montagna in sicurezza
Camminare in montagna Alcuni consigli per affrontare la montagna in modo sicuro e su come preparare lo zaino. Tempo di lettura: 8 min

Vogliamo sottolineare che, nelle Dolomiti, ci sono delle regole da rispettare. Le principali sono:

Quando affrontate un'escursione, prestate sempre attenzione. CiaoCortina non può essere ritenuta responsabile per eventuali variazioni, disguidi, errori, danni a cose, persone o inconvenienti che potrebbero verificarsi lungo il percorso. Per maggiori informazioni, cliccate qui.Link Interno

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Conclusione

Sperando che questa gita alle cascate alte di Fanes vi sia piaciuta, prima di salutarvi, vi ricordiamo che potrete trovare altre bellissime escursioni, a Cortina e dintorni, cliccando qui.Link interno

Se volete ringraziarci potete farlo visitando la pagina Sostienici.Piccolo cuore Se, invece, volete suggerire una modifica, proporre qualcosa o farci solo un saluto, nella sezione Info e Contatti,Email icon troverete i diversi modi per raggiungerci.

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